GIOVANNA MIELE

Da sempre attiva nel Partito Socialista ha ricoperto negli anni diverse cariche di livello nazionale e regionale ed è attualmente membro della Direzione Nazionale e Presidente del PSI Federazione metropolitana di Roma.
________________
La Dott.ssa Miele ha vasta esperienza nella gestione del disagio minorile in contesto sociale e familiare. In particolare nella sua qualità di psicologa presso il Comune di Roma, ha collaborato con il Tribunale dei Minori e con l’Assessorato alla scuola del Comune di Roma. E’ autrice di relazioni e articoli sulle tematiche del disagio minorile.
Nel 2011 ha conseguito il Master in Mediazione Familiare e da tale data è iscritta All’AIMEF (Associazione Italiana Mediatori Familiari).
Dal 1989 svolge le sue mansioni come psicologa presso l’ex Municipio Roma XV (attuale Roma XI) occupandosi in particolare del disagio minorile, del recupero e del reinserimento dei minori a rischio, collaborando attivamente con il Tribunale dei Minori di Roma. Durante lo svolgimento delle sue mansioni ha acquisito particolare esperienza sul funzionamento della Pubblica amministrazione.
Ha ricoperto ruoli e mansioni nell’ambito delle segreterie politiche di diversi assessorati del Comune di Roma
All’interno dell’ex Municipio Roma XV, attuale Roma XI, ha ricoperto la funzione di responsabile dei minori sottoposti all’autorità giudiziaria.
Da 2000 al 2001 ha svolto attività di collaborazione con il Ministro delle Finanze occupandosi dei beni demaniali a scopo sociale, ricevendo al termine del periodo di collaborazione lettera formale di encomio per l’attività prestata.
E’ stata dal 2001 fino al compimento della XIV legislatura, consulente permanente della Commissione Parlamentare Antimafia per i problemi della Criminalità e del disagio minorile.
Confermata consulente permanente nella Legislatura successiva nell’ambito di protocollo di intesa tra il Comune di Roma, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, volto al coordinamento di iniziative in tema di promozione della cultura della legalità e di contrasto alle forme di criminalità organizzata mafiosa o di tipo similare.
Nel corso dei lavori della Commissione nella XV legislatura ha fatto parte, tra l’altro, del Comitato sui Testimoni di giustizia. In questa veste ha collaborato alla stesura del documento della commissione, occupandosi segnatamente degli aspetti e delle conseguenze psicologiche e sociali riguardanti i testimoni, i loro nuclei familiari e gli aspetti relativi al loro trattamento da parte della pubblica amministrazione, ricevendone pubblico encomio. Successivamente ha collaborato alla ricerca relativa allo studio della Commissione sul fenomeno della n’drangheta calabrese e della relazione finale.